giovedì 7 febbraio 2008

I Fiori e l'Arte del Tè

Quando, nel perlaceo tremolio di un'alba primaverile, gli uccelli sussurrano misteriosamente tra gli alberi, non avete mai avuto la sensazione che parlino di fiori, ciascuno con il proprio compagno? Per l'umanità, l'amore per i fiori deve essere nato contemporaneamente alla poesia amorosa.
Dove possiamo immaginare lo sbocciare di un'anima virginale meglio che in un fiore, dolce nella sua incoscienza, fragrante per il suo silenzio? L'uomo primordiale trascese la propria condizione di bruto offrendo la prima ghirlanda alla sua fanciulla. Elevandosi al di sopra dei bisogni naturali primitivi, egli si fece umano. Quando intuì l'uso che si poteva fare dell'inutile, l'uomo fece il suo ingresso nel regno dell'arte.


Kakuzo Okakura
da "Lo Zen e la Cerimonia del Tè"

1 commento:

instant karma ha detto...

When, in the pearly wander of a lusty dawn, the birds whisper mysteriously between the trees, have you not felt,not never had the feeling, that speak about flowers, everyone with the just similar one? For the humanity, the love for the flowers must at the same time be been born to the poetry loving.
Where we can one imagine blooming of a virginal spirit better than in a flower? Desert, in its iimpossibility, fragrant for its Hush? The primitive man extended the condition of the gladiator, offering before to some crazy god, to its child. Rising itself to the shadow of the primitive-natural needs, it made human. When supreme mind uses what could be made of nothing and empty, then man made a red blooded income in the reign of the art.