giovedì 2 aprile 2009

il compleanno


Un lacrima tonda, precisa e col picciolo all'insù, le cadde dal ciglio sulla punta della scarpa sinistra, rimbalzò sul gradino di ferro della scala e si andò a spalmare sul marciapiede di cemento. Il ritratto della madre, che in quella foto doveva avere l'età che lei aveva ora, la colpì per la prima volta: rivide la sua piega al lato sinistro della bocca, le labbra carnose, l'espressione sognante, anche un po' malinconica. Anche la testa s'inclinava per tutte e due dalla stessa parte, in cima al collo lungo e teso.
Posò il fiore bianco sulla tomba e la vista si fece ancora un po' più umida. Ma non era tristezza. Era la commozione di mostrarsi alla madre come era cambiata in quei dieci anni passati da quando lei non c'era più. Un saluto, e via.

Sulla porta di casa, da un sacchetto spuntavano un paio di piantine fiorite. E un bigliettino umido.

41 = 14 = 7 x 2
magnifici 7, 7 peccati capitali
= 49 - 8 = 7 volte 7
42 - 1 6 volte 7
Quindi meraviglioso

La firma era un omino stilizzato che si toglieva un cappello a cilindro e mostrava un grande mazzo di fiori.

Chi l'aveva incontrata in quei giorni le chiedeva come mai fosse così bella, se era stata in vacanza. Lei sapeva perché: andava a correre di buon'ora. E la notte dormiva poco. Aveva un pensiero per la testa.

Nella mail trovò il saluto di un amico.
oggetto: (una settimana)
testo: c'è un filmetto curioso (cupo e senza luce): Two Lovers
c'è stato il compleanno di Emma (mia nipote)
ho pagato 750 euro (assicurazione ergo vita)
ho mandato un messaggio a Lei (mi ha risposto, mi pensa)
ho visto un po' di gente (poca e non entusiasmante)
ho preso un aperitivo al Portico (era vuoto)
se non ci fossero le parentesi, che vita sarebbe...?
Il suo amico era un poeta, ma non se ne dava conto.

Buon compleanno, allora.

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