giovedì 26 luglio 2007

Aspettando la Norvegia

Da "La Stampa" del 26 luglio 2006.
Ne sentirete riparlare anche su questo blog.
Buona lettura, per il momento.


Quando la sagoma bianca dell'Hurtigruten attracca al molo di Ålesund, le «segja», ovvero le saghe orali vichinghe raccontate in chiave moderna dagli anziani marinai durante il viaggio su questo storico piroscafo che fa la spola tra i villaggi dei fiordi occidentali norvegesi prendono vita. Knut e i suoi amici, accarezzando i malinconici tatuaggi di sirene sui muscoli torniti della braccia, adesso se la ridono sotto i baffi ancora biondi, alzando l'ultimo dei tanti bicchieri di aquavite ingurgitati allegramente quasi a voler snobbare la rabbia delle onde. Esiste davvero una piccola città affacciata su di una selvaggia fenditura della costa scandinava, attraversata da canali che sembrano gallerie d'arte, specialmente il Brosundet e lo Skansegata, nei quali si specchiano palazzi in stile liberty, sorvolati da nugoli di gabbiani bianchi e grigi. E' Ålesund, l'unico luogo al mondo in cui i pescatori sono gli inconsapevoli possessori di un tesoro dell'arte mondiale. Tutto merito di un incendio e della follia di un imperatore. Nel 1904, infatti, il fuoco «si mangiò» le case in legno di quello che era un piccolo villaggio di pescatori di aringhe, intenerendo il cuore di Gugliemo II. Il kaiser era talmente innamorato di questi luoghi da decidere di ricostruirli facendovi sbarcare un manipolo di giovani architetti norvegesi cresciuti nelle accademie e facoltà di architettura tedesche in piena epoca Jugendstil. E così il profumo del pesce si spande lungo l'Aspegata, la Storgata e il Løvenvoldgada, le strade più scenografiche, tra parure di case in pietra e muratura, alte e slanciate, con i frontoni e le facciate liberty che sbocciano in cuspidi e torri ardite, «inghirlandate» come se dovessero andare a una parata. Le finestre esibiscono vetrate colorate, sui frontoni sono scolpiti volti di donna dai lunghi crini biondi, collane di perle rosa al collo e lo sguardo ammiccante. Questa Venezia in miniatura all'estremo lembo d'Europa ti regala romantiche passeggiate da un isolotto all'altro, collegati da una fitta trama di ponticelli, sino alla collina di Aksla che si raggiunge salendo 418 scalini. Una fatica ripagata dalla vista magnifica sul Geirangerfjord e le montagne del Sunnmøre. I canali di Ålesund sono tempestati di piccoli velieri dagli altissimi alberi in legno su cui svetta la rossa bandiera nazionale norvegese dalla croce nera bordata di bianco, utilizzati per la pesca del baccalà, il piatto locale per eccellenza, da assaggiare al Sjøbua Fiskerestaurant, un magazzino dove sino a poco tempo fa stoccavano il merluzzo. Che non è il solo abitante del Mar di Novergia, come ci si rende conto appiccicando gli occhi alle vasche dell'Aquarium, il parco acquatico più ricco della Scandinavia. Il museo più amato è però quello navale in cui sono custodite e lucidate ogni giorno le navi, i vascelli, che hanno reso famosi per temerarietà i marinai e pescatori dei fiordi occidentali norvegesi, capaci di raggiungere indenni persino Boston a bordo di scialuppe di metallo. Anzichè tornare a Bergen in battello, ci si può avventurare in automobile lungo quei nastri di terra a mollo nel Mar di Novergia che sono le strade panoramiche Trollstigen e Atlanterhavsveien, dove si guida a pelo d'acqua, oppure spingersi nei tunnel sotterranei che collegano Ålesund al ghiacciaio di Briksdalsbreen, per fare trekking sino alla sua vetta tempestata di cristalli di roccia. Oppure farsi inghiottire dall'oscurità della strada sotterranea che porta all'isola di Godøy dove nel piccolo borgo di Alnes, i pescatori siedono intorno al faro e tra una Lunga boccata di pipa e l'altra, si raccontano storie di balene, onde e increduli ammaraggi. COME E DOVE In volo e in battelloÅlesund si raggiunge volando con Sas dall’aeroporto di Milano Malpensa ad Oslo e da lì a Bergen al quale è collegata con numerosi voli giornalieri. Il prezzo complessivo si aggira sui 600 euro. Il viaggio è più avventuroso e panoramico a bordo del battello Hurtigruten che salpa da Bergen navigando tra i fiordi fa scalo a Florø (http://www.hurtigruten.com/) Si può dormire alla Brosundet Gjestehus, un antico palazzo nobiliare, in cui la doppia parte da 120 euro (Apotekergt.5, tel. 0047.70121000), oppure all'Hotel Scandinavie, palazzo in stile liberty, doppia da 160 € (Løvenvoldgade 8, tel. 0047.70157800). Per informazioni, ente novergese per il turismo, tel. 02.55193588.

Nessun commento: