Appunti ad una settimana dalla partenza.
Lascio Bologna a pochi giorni dal ferragosto: le strade attorno a palazzo Albergati buie peste per l’incendio, due indiani che giocano a cricket sotto il portico, con un pezzo di legno strappato chissa’ dove che si improvvisa mazza da gioco.
Sul volo Amsterdam Detroit e’ gia’ America: Eternal life is a free gist”, dice un volantino lasciato da qualcuno nello specchio del bagno. Per informazioni contattare qualcuno che sta a Lebanon, Ohio. Qualche giorno piu’ tardi, sulla strada per Santa Fe una ragazza da un cartellone pubblicitario urla: “I choose to wait”. E’ la campagna che incita all’astinenza sessuale prima del matrimonio.
Prima tappa Las Vegas: Truman Show e’ nato qui. Tutto finto ma travolgente.
Ora Santa Fe. Esco. Baci.
domenica 17 agosto 2008
mercoledì 6 agosto 2008
Marriage is for old folks
Perché quando si è innamorati (o si pensa di esserlo) si dicono cose sceme? Una volta, mentre eravamo nel letto, un uomo mi chiese: "ma quante lingue parli?". "Due", gli risposi io. "E quale è la seconda?", rilanciò lui non pago. "Questa", lo zittii allora io ricominciando a baciarlo.
I love dancing
Crazy romancing
Fellas advancing constantly
Marriage is for old folks
Old folks, not for me!
One husband
One wife
Whaddya got?
Two people sentenced for life!
I love singing
Good healthy clinging
Quietly bringing on a spree
Marriage is for old folks
Cold folks!
One married he
One married she
Whaddya got?
Two people watchin' tv!
I'm not ready
To quit bein' free
And I'm not willing
To stop being me
I've gotta sing my song
Why should I belong
To some guy who says
That I'm wrong?
Cookin' dinner
Lookin' no thinner
Gray elbows and
A sudsy sea
Marriage is for old folks
Cold folks,
And it's not for me!
One husband
One wife
Whaddya got?
Two people sentenced for life!
I'm exploding
With youth and with zest
Who needs corroding
In some vulture's nest?
I've gotta fly my wings
Go places, do things
My freedom bell's really
Gonna ring!
I've been through years
Too many blue years
Now I want new year's every eve
Marriage is for old folks
Marriage is for cold folks
One husband
One wife
Whaddya got?
Two people sentenced for life
Marriage is for old folks
Marriage is for cold folks
Not for me
Can't you see
Marriage ain't for me
Nina Simone
I love dancing
Crazy romancing
Fellas advancing constantly
Marriage is for old folks
Old folks, not for me!
One husband
One wife
Whaddya got?
Two people sentenced for life!
I love singing
Good healthy clinging
Quietly bringing on a spree
Marriage is for old folks
Cold folks!
One married he
One married she
Whaddya got?
Two people watchin' tv!
I'm not ready
To quit bein' free
And I'm not willing
To stop being me
I've gotta sing my song
Why should I belong
To some guy who says
That I'm wrong?
Cookin' dinner
Lookin' no thinner
Gray elbows and
A sudsy sea
Marriage is for old folks
Cold folks,
And it's not for me!
One husband
One wife
Whaddya got?
Two people sentenced for life!
I'm exploding
With youth and with zest
Who needs corroding
In some vulture's nest?
I've gotta fly my wings
Go places, do things
My freedom bell's really
Gonna ring!
I've been through years
Too many blue years
Now I want new year's every eve
Marriage is for old folks
Marriage is for cold folks
One husband
One wife
Whaddya got?
Two people sentenced for life
Marriage is for old folks
Marriage is for cold folks
Not for me
Can't you see
Marriage ain't for me
Nina Simone
foto di Chizu Kobayashi
lunedì 4 agosto 2008
Grafomani e Cowboy
Ho letto un libro che mi sento di consigliare. A uomini e donne; poi ognuno ci troverà le sue ragioni. E' "Biglietto scaduto" di Romain Gary. So di non essere originale; chi segue le cronache culturali ne ha avrà sentito molto parlare in queste ultime settimane. Ma non tutto ciò che è incensato dalla stampa, vale la pena di essere letto. Questo sì.
E' un libro sull'amore (se vogliamo), raccontato attraverso le parole di un uomo. Altri ne abbiamo letti, a cominciare dall'amatissimo Roth più volte citato dal gioco delle similitudini che ogni critico letterario si cimenta a fare per incutere soggezione nei suoi lettori, cercando di averne in cambio autorevolezza.
Ma a differenza di altri, Gary, marito suicida di Jean Seberg, mette a nudo il genere maschile, solleva il tappeto per far vedere quanta polvere vi è stata nascosta sotto. Per non vedere, per fare finta di niente. Lui ha quasi sessant'anni e deve all'improvviso fare i conti con una prestanza fisica e sessuale non più così generosa. Lei ne ha trenta di meno, è brasiliana, è bellissima ed è innamoratissima. Tanto da pensare quello che abbiamo/avremmo pensato tutte: che è colpa sua. La sciocca! Si dimena e si dispera. Scrive lettere che gli lascia ovunque, lettere bellissime, appassionate, confuse, universali, che tengono insieme il mondo, lui, l'amore, il cielo, i grandi spazi, la vita, insomma. Sono gli anni Sessanta e i blog non c'erano ancora. Né la mail né gli sms. Ma quanto mi riconosco in questa grafomania!
Ognuno, dicevo, nel libro troverà le sue ragioni. Io trovo una certa nostalgia - proprio così - per un tempo andata, quando ancora credevo che un cavaliere elettrico poteva arrivare e portarmi via: lui sì che avrebbe saputo dove andare e cosa fare. Poi scopri che sono più deboli di quanto non avresti mai immaginato, e che fanno fatica a farci i conti. Che peccato, però. Così diventa più difficile innamorasi. Proviamo a non demordere, però. Io cerco ancora il cowboy. Così, tanto per non perdere l'allenamento.
E' un libro sull'amore (se vogliamo), raccontato attraverso le parole di un uomo. Altri ne abbiamo letti, a cominciare dall'amatissimo Roth più volte citato dal gioco delle similitudini che ogni critico letterario si cimenta a fare per incutere soggezione nei suoi lettori, cercando di averne in cambio autorevolezza.
Ma a differenza di altri, Gary, marito suicida di Jean Seberg, mette a nudo il genere maschile, solleva il tappeto per far vedere quanta polvere vi è stata nascosta sotto. Per non vedere, per fare finta di niente. Lui ha quasi sessant'anni e deve all'improvviso fare i conti con una prestanza fisica e sessuale non più così generosa. Lei ne ha trenta di meno, è brasiliana, è bellissima ed è innamoratissima. Tanto da pensare quello che abbiamo/avremmo pensato tutte: che è colpa sua. La sciocca! Si dimena e si dispera. Scrive lettere che gli lascia ovunque, lettere bellissime, appassionate, confuse, universali, che tengono insieme il mondo, lui, l'amore, il cielo, i grandi spazi, la vita, insomma. Sono gli anni Sessanta e i blog non c'erano ancora. Né la mail né gli sms. Ma quanto mi riconosco in questa grafomania!
Ognuno, dicevo, nel libro troverà le sue ragioni. Io trovo una certa nostalgia - proprio così - per un tempo andata, quando ancora credevo che un cavaliere elettrico poteva arrivare e portarmi via: lui sì che avrebbe saputo dove andare e cosa fare. Poi scopri che sono più deboli di quanto non avresti mai immaginato, e che fanno fatica a farci i conti. Che peccato, però. Così diventa più difficile innamorasi. Proviamo a non demordere, però. Io cerco ancora il cowboy. Così, tanto per non perdere l'allenamento.
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