lunedì 30 luglio 2007

Tra l'Emilia e il West

A ognuno il suo Far West. In Emilia è la "Bassa". Domenica riarsa dal sole estivo e par d'essere in terra di pionieri. Piazze e strade deserte e bar chiusi. Si va saltando da un'ombra all'altra.
Per i vicoli ci sono solo i matti in giro. Qualcuno si affaccia a una finestra, a dar da bere alle piante. Un prete prega inginocchiato in una chiesa-oasi di fresco. Si parte da Borgata Città, quattro case sull'argine e la festa dell'Unità più bella d'Emilia. San Giovani in Persiceto è una metropoli, a confronto.In piazza, un giornale accartocciato rotola nel vento caldo sotto la lapide dei giovani partigiani morti per la libertà. Galeazza, un triangolo di provincia bolognese tra Modena e Ferrara. Il paese, in realtà, è poco più del suo castello. Poi Finale Emilia, Cento e si chiude a Malacappa, che suona ancora degli echi della storia di Arpinati, podestà fascista terrore di Bologna.Alle cinque qualche nuvola e il cielo grigio fanno sperare nella pioggia. Ma è solo un'illusione. Tanto vale un giro in bici, qualcuno inforca ancora una vecchia Graziella. Nel cestino appeso al manubrio anche il gatto, accomodato su un morbido cuscino.
E' il Far West in versione padana. Zavattini e Ghirri, Guareschi e Fontana. I riferimenti si sprecano.


Piccolo diario fotografico della giornata.





















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